POLIZIOTTO PICCHIATO SUL TRENO LECCO MILANO
Auguriamo una pronta guarigione al Sovrintendente della Polizia di Stato Mauro Guilizzoni, intervenuto nonostante fosse fuori servizio, per aiutare un capotreno che voleva far pagare il biglietto a quei passeggeri che pretendevano di viaggiare gratis.
Mauro Guilizzoni, che presta servizio presso la Sezione Volanti della Questura di Lecco, è stato massacrato di botte da 10 stranieri nigeriani, tutti richiedenti asilo.
Due venivano successivamente arrestati ed erano ospiti nei centri di accoglienza di Lodi e Monza.
Domenica pomeriggio, sulla tratta Milano Tirano, all’altezza di Arcore, si trovava anche il poliziotto che stava andando a Lecco per il turno serale.
Il capotreno voleva identificare alcuni passeggeri nigeriani senza biglietto e far loro pagare il titolo di viaggio.
Il branco di nigeriani ha aggredito il capotreno e hanno cercato di sottrargli anche il borsello; a quel punto il poliziotto, vedendo la scena, è intervenuto a difesa del capotreno ed è stato picchiato con calci e pugni, dieci contro uno.
Il collega ha riferito: mentre alcuni tenevano fermo immobilizzato il capotreno, gli altri mi hanno circondato e picchiato con calci, manate, pugni. Hanno continuato a colpirmi anche quando sono crollato a terra svenuto.
Prima che mi assalissero mentre cercavo di identificarli mi hanno quasi sfidato, sostenendo che tanto né io né altri avremmo potuto fare niente perché sono richiedenti asilo politico».
Ancora una volta accade che gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, non sono in grado di difendersi.
Rischiano tutti i giorni la vita per episodi che, spesso e volentieri, si potrebbero evitare con gli strumenti giusti, in primis l’applicazione alla lettera della legge già in vigore.
poliziotto picchiato sul treno
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